Bruxismo, cura e prevenzione: i consigli del dentista!
La parola bruxismo è un termine greco, che tradotto nell’italiano corrente significa “digrignare i denti”: definisce una particolare patologia in cui il soggetto tende a sfregare gli elementi dentali tra di loro, attraverso appunto il digrignamento, che va a ledere componenti del cavo orale – nello specifico, i denti.
Ciò accade prevalentemente durante il sonno o in analoghe situazioni di relax, durante il quale il malato non si accorge assolutamente dell’atto del digrignamento. Qui sta tutta la pericolosità del bruxismo: la sensazione di dolore e la stanchezza dei muscoli facciali al mattino può far intuire qualche stranezza, ma questi sintomi difficilmente vengono ricondotti rapidamente ad attività notturne. Ecco perché spesso lo stadio della malattia avanza indisturbato, finché il malato non decide di recarsi da un medico – che può accorgersi di un danno allo smalto dentale ormai rilevante, e consigliare quindi al paziente una visita dall’odontoiatra.
Da cosa nasce l’atto di digrignare i denti proprio del bruxismo? E quali le sue conseguenze?
Il digrignare i denti viene oggi considerato all’unanimità una para-funzione – ovvero una funzione del nostro organismo che non ha reale finalità. È una contrazione dei muscoli atti alla masticazione, di durata dai 5 ai 10 secondi, che viene ripetuta più volte durante il sonno. Sulle reali cause il dibattito è aperto: innanzitutto si è notata una predisposizione familiare per questo avvenimento, e si parla inoltre di malformazioni mandibolari – che portano problemi di malocclusione dentale. Non si esclude poi una certa interferenza psicologica nel bruxismo, soprattutto in casi di stress, aggressività o tensione emotiva nel paziente.
L’atto di digrignare i denti in modo frequente può portare conseguenze molto gravi agli elementi dentali: scheggiature, alterazioni di forma, usura dello smalto in modo molto grave – anche fino alla sua definitiva scomparsa: a quel punto, lo strato interno della dentina, può divenire insolitamente visibile. Se il bruxismo non viene diagnosticato in tempi brevi, l’usura può aggredire anche la dentina. Può aumentare la sensibilità di denti e gengive esposte al calore o al freddo; il dolore durante l’apertura e la chiusura della bocca può sfociare in cefalee o nella disarticolazione completa di mascella e mandibola.
In che modo scongiurare gli effetti nocivi del bruxismo?
Un problema o disfunzione che parte dall’articolazione temporo-mandibolare può manifestarsi con cefalea, dolori cervicali, dolori facciali vicino all’orecchio, blocchi della mandibola, disfagia, vertigini e così via. La terapia gnatologica permette di ristabilire i normali rapporti all’interno dell’apparato stomatognatico tramite manufatti – prevalentemente di resina – chamati bite, che riposizionano la mandibola e producono allo stesso tempo un rilassamento muscolare dei masticatori e di tutti gli altri muscoli interessati.
Per saperne di più sulla diagnosi e la terapia del bruxismo e delle sue complicanze, rivolgiti al tuo dentista di fiducia: il nostro studio ti aspetta per una consulenza con competenza e professionalità!